At 25,13-21 e Gv 21,15-19
venerdì 17 maggio 2024
Amare e riconoscere
giovedì 16 maggio 2024
Conoscere nel dialogo
mercoledì 15 maggio 2024
Consacrati per il mondo
At 20,2838 e Gv 17,11-19
martedì 14 maggio 2024
Amici miei ...
At 1,15-17.20-26 e Gv 15,9-17
lunedì 13 maggio 2024
Abbiate pace in me
At 19,1-8 e Gv 16,28-33
domenica 12 maggio 2024
Ascendere per rimanere
At 1,1-11; Sal 46; Ef 4,1-13; Mc 16,15-20
Ma dove trovare tutto questo? Come si realizza questa promessa?
La liturgia di oggi è il Vangelo ci raccontano il ritorno di Gesù al Padre: al v.19 leggiamo infatti che il “Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra del Padre”. In realtà cosa rappresenta tutto questo se non la conclusione di un tempo ben definito e storicamente concreto, esperienza della comunità delle origini, il tempo in cui il risorto ha fatto vita con loro, comunione con loro. L'Ascensione rappresenta la conclusione di quella esperienza, ma non l'assenza o la separazione da Gesù.
Gesù ha compiuto la sua missione, ha dato la vita per i suoi amici, ha aperto a una relazione di amore e di fiducia con il Dio Padre. Da ora inizia il tempo in cui egli agisce insieme con loro e conferma la sua Parola con i prodigi operati dai discepoli. Ora inizia il tempo in cui il regno di Dio è per tutti e il vangelo ha come destinatari ogni uomo e donna.
È il tempo in cui colui che parte ... rimane!
Il suo partire non equivale al nostro rimanere senza di Lui. Anzi, proprio la sua ascesa al cielo è ciò che gli permette di abitare ovunque sulla terra. Perché questo compito, missione e vocazione il Signore affida ai suoi e ad ogni discepolo.
Il Signore lascia la terra e i discepoli possono portare ovunque la sua presenza.
Questo è il grande mandato dei discepoli del Signore. Come è possibile questa vocazione:
1) Amando tutti, amando anche questo mondo così ingiusto e scellerato ... Amare significa avere passione per ogni uomo, alimentare il desiderio che tutti siano salvati.
2) I segni che compiamo devono portare la vita e non la morte. La missione dei discepoli nel mondo consiste nel sottrarre potere alla morte, nello strappare alla morte la capacità di tenere prigionieri gli uomini.
3)Credere in lui, avere fede in lui ... capace di vincere ogni morte e forza mortifera. Ecco che la nostra gioia è piena quando il dono di Dio per la nostra vita non si ferma a noi, ma, attraverso di noi, raggiunge i nostri fratelli. Oggi, smettiamo di fissare il cielo come se qualcosa dovesse cadere dall’alto e iniziamo a occuparci della terra: il Risorto è all’opera. Che c’è? Ancora non lo vediamo?
Ascensione
Sappiamo che moriremo tutti, anche l’universo. passando per i buchi neri e giungendo allo zero assoluto. Forse resteranno fotoni vaganti, ma in un universo freddo e ormai spento. È la morte termica, ed è dovuta a quanto descritto nel secondo principio della termodinamica. In questo principio abbiamo riscoperto così una verità decisiva, che la scienza racconta a modo suo: nulla di quanto è sotto i nostri occhi è eterno. Neppure l’universo. Tutto ha una fine. La celebrazione dell’Ascensione di Gesù, che la Chiesa ci propone questa domenica, ci dice però che tutto ha, soprattutto, un fine. (…) Gesù torna al Padre e dona una pace unica perché si mette alle spalle la morte, ogni morte, ogni nulla. Apre la strada che porta all’oltre. (…) Se l’idea di morire assale il nostro cuore e l’idea che l’intero universo si spegnerà, se il futuro o il presente sono silenzio e inerte freddo, con l’Ascensione celebriamo l’evento decisivo che porta l’umano dalla terra al Cielo, direttamente nel cuore della Trinità, dove né ladro, né tignola, né principi della termodinamica possono strapparci via. (…) La nostra speranza non è nei cieli ma “nei cieli dei cieli”. L’inizio del tutto che si muove inesorabilmente verso la fine di tutto ha trovato un fine per tutto che tutto riassume e glorifica al di là dello spazio e del tempo. Un nuovo cosmo, un nuovo ordine, che risponde alla relazione e non alla connessione, all’amore perpetuo come unica forza gravitazionale che tiene insieme quanto non si allontana più. L’Ascensione è la storia di un rapimento verso l’oltre e l’Altro, un rapimento d’amore di un corpo ferito dal male ma non vinto dal nulla. Un calore che non tende a un equilibrio di morte ma che si rigenera continuamente nella dinamica del dono di sé in un equilibrio di vita, per sempre. Per te.
sabato 11 maggio 2024
La vera gioia
At 18,23-28 e Gv 16,23-28
venerdì 10 maggio 2024
In attesa di nascere
At 18,9-18 e Gv 16,20-23
giovedì 9 maggio 2024
Un poco per tutti
At 18,1-8 e Gv 16,16-20
mercoledì 8 maggio 2024
Tutto ciò che è del Padre è mio
At 17,15.22-18,1 e Gv 16,12-15
martedì 7 maggio 2024
Tristezza salutare
At 16,22-34 e Gv 16,5-11
lunedì 6 maggio 2024
Attenzione, pericolo di scandalo
At 16,11-15 e Gv15,26-16,4
domenica 5 maggio 2024
Mistagogica ... sconosciuta
At 10,25-27.34-35.44-48; Sal 97; 1 Gv 4,7-10; Gv 15,9-17
sabato 4 maggio 2024
Di chi siamo?
At 16,1-10 e Gv 15,18-21
venerdì 3 maggio 2024
Santi Filippo e Giacomo
1 Cor 15,1-8 e Gv 14,6-14
giovedì 2 maggio 2024
Un amore gratis
Atti 15,7-21 e Giovanni 15,9-11
mercoledì 1 maggio 2024
A ragion del vero
Genesi 1,26-2,3 e Matteo 13,54-58