venerdì 24 febbraio 2023

Il digiuno di carità

Isaia 58,1-19 e Matteo 9,14-15

Egli ti dirà Eccomi! Si eccomi a te perchè mi hai invocato, mi hai chiamato e sono venuto a te. Non è il nostro culto a renderci graditi a Dio, ma piuttosto il nostro cuore umile, che cammina per e nella fede. È il cuore che è capace del bene degli altri, che attrae Dio, che lo avvolge come una rete e lo cattura in noi. È questo cuore che è contrasto con l’ipocrisia della nostra religiosità vuota e superficiale. Dio è stanco dei digiuni e delle mortificazioni vissuti solo di facciata, senza vera adesione, senza una autentica offerta di sé stessi. Dio non si nutre di riti falsi o abitudinari. Le offerte che gradisce sono le nostre scelte per il bene dei fratelli. Agiamo per la giustizia, condividiamo quanto abbiamo con chi ha poco o niente, prendiamoci cura di quelli che soffrono. Le indicazioni di Isaia sono precise, sta a noi viverle.

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