giovedì 2 novembre 2023

Commemorazione dei defunti

Giobbe 19,1.33-27

Nonostante il suo lamentarsi, Giobbe mostra la sua certezza di ricevere giustizia da Dio. La fede lo proietta verso un’altra vita, nella quale potrà contemplare Dio e, quindi, non potrà che essere gioiosa e fatta di una gioia “nuova” e piena. Si tratta di un uomo ancora nella sofferenza, ma che custodisce in sé anche la speranza che lo consola dei mali che sta subendo. Tra le righe del testo si percepisce una logica retributiva: tanto faccio e tanto riceverò. In fondo molti di noi ancora sono persuasi che questa possa essere la logica di Dio. In realtà non c’è questa corrispondenza, perché l’amore di Dio è per definizione un amore puro e quindi gratuito.
A noi la sfida di non cadere nella logica di Giobbe, e se pur dovesse accadere, restare saldi nelle certezze dettate dalla fede.

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