sabato 20 luglio 2024

Un Dio troppo umano

Mi 2,1-5 e Mt 12 14-21

Nel vangelo di oggi troviamo di fronte al padosso di un Dio che si fa uomo, un Dio umano. Da una parte ci sono i miracoli e le guarigioni, dall'altra la fragilita di una presenza non riconosciuta e condannata a morire. Eppure è un Dio umano che si riveste della profezia di Isaia: il Messia sarà un servo taciturno e mite, fragile come una canna incrinata, come una fiamma smorta. Ma è proprio in questa nostra fragilità che abita Dio, e la nostra unanita chiede a ciascuno una riflessione unica e personale: senza un Dio umano la nostra vita non ha alcuna ragione di esistere.


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