domenica 11 agosto 2024

Un pane che da vita al mondo

1Re 19,4-8; Sal 33; Ef 4,30-5,2; Gv 6,41-51

Le nostre fatiche ci separano e allontanano dal pane
La fatica di credere non è una blasfemia, la fatica di credere, il dubbio rispetto al senso della realtà; la paura quando ci confrontiamo col mistero, fa parte della nostra natura. Sfiducia, dubbio e paura ... l'evangelista o chi per lui, ci riporta una annotazione nel vangelo che avevamo già sentito a Nazareth, ma che per Giovanni, a Cafarnao, a seguito dei segni fatti da Gesù nella Sinagoga, esprime tutto il disorientamento di una comunità: ... dicevano: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe? Di lui non conosciamo il padre e la madre? Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”? Ecco dalla loro conoscenza di Gesù non deriva nessuna certezza, nessuna sicurezza,  per cui l'affondo: Come dunque può dire: “Sono disceso dal cielo”?
Mormorare ci rende Gesú un estraneo, uno sconosciuto
La mormorazione di Cafarnao nasce quando lo sguardo della gente è incapace di riconoscere i segni compiuti da Gesù (voi mi seguite non perché avete visto dei Segni, ma perché vi siete saziati) Quando vedere il segno è semplicemente constatazione di una realtà, così com’è, senza intuire che questa realtà porta in sé la presenza di altro, senza capirne il senso, lì nasce la mormorazione. Entrare nel Segno significa riconoscere che tutto è segno di Dio, che ci porta a Lui. Il segno del pane è la concretezza di un passare dal disconoscimento (è solo pane da mangiare) al riconoscimento (il pane è mistero di Dio, è il suo corpo).
Riconoscere il pane tra i pani
Proprio e solo in questo riconoscimento posso capire che quel pane è cielo non solo disceso dal cielo, ma è mistero di cielo. Eccoci allora di fronte a un segno che ci offre di essere il vero pane, che ci introduce nella vita eterna. Ecco che il pane fa la differenza sul contenuto della nostra fede (Gv 6,47).É questione di saper cogliere la presenza di Dio nella vita, in tutto ciò che ci parla di Lui.
Fedeltà al pane del cielo
La conoscenza di Dio passa per Gesù, il Figlio. E si va al Figlio attirati dal Padre; questo è il percorso per accostarsi al mistero di Dio. Tutto ciò che è quel pane è solo dono di Dio, e chi ne mangia non muore in eterno, perché è dato per dare la vita al mondo. Il mondo, noi stessi, perché amati da Dio!
Mangiare il pane è in questo il nostro più completo atto di fede, ed è certezza della vita eterna.



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