giovedì 15 agosto 2024

Assunta al Cielo

Ap 11,19;12,1-6.10   Sal 44  1Cor 15,20-26    Lc 1,39-56

Questa solennità recente che come sappiamo è stata definita nel 1950, il primo di novembre ci conduce a prendere coscienza di come la salvezza è intimamente legata alla nostra umanità, lo stesso verbo di Dio diventa uomo per mezzo di Maria, e assume una carne umana, ma è tutta la storia di Maria che diviene specchio di una storia universale in cui la salvezza si lega continuamente e si rivela nell'intimo di un evento frutto della nostra iniziativa, scelte e libertà, nel bene e nel male. In questo senso possiamo anche rileggere i testi della scrittura che oggi ci accompagnano; tutto attraverso Maria è condotto alla sua pienezza e al mistero di Dio.
Ma tutto questo mistero di gloria si realizza a partire da una condizione indispensabile che è origine della creazione stessa: l’umiltà.
Maria è umile e Dio la guarda ... ma questo guardarla pone lo sguardo del creatore in tutto ciò che l’umiltà è capace di manifestare e generare ... al punto che Dio guarda l'umiltà del nostro cuore per condividere con noi il desiderio di comunione e di amore.
Solo l'umiltà è capace di riconoscersi bisognosa di altro e di amare.
Dice papa Francesco (15.08.2021)  che oggi, guardando a Maria assunta, possiamo dire che l’umiltà è la via che porta in Cielo. Per arrivare in alto, in Cielo, bisogna restare bassi, come la terra! Gesù lo insegna: «chi si umilia sarà esaltato». Dio è innamorato della nostra piccolezza, della nostra umiltà. 
È nella fragilità di questo nostro tempo che oggi eleviamo a Maria la nostra supplica per la pace, così come il patriarca di Gerusalemme ha chiesto alle Chiese della sua Diocesi ma non solo.

Gloriosa Madre di Dio,
innalzata al di sopra dei cori degli angeli,
prega per noi con san Michele arcangelo
e con tutte le potenze angeliche dei cieli
e con tutti i santi,
presso il tuo santissimo
diletto Figlio, Signore e maestro.

Ottieni per questa Terra Santa,
per tutti i suoi figli
e per l’umanità intera
il dono della riconciliazione e della pace.

Che si compia la tua profezia:
i superbi siano dispersi
nei pensieri del loro cuore;
i potenti siano rovesciati dai troni,
e finalmente innalzati gli umili;
siano ricolmati di beni gli affamati,
i pacifici siano riconosciuti come figli di Dio
e i miti possano ricevere in dono la terra.

Ce lo conceda Gesù Cristo, tuo Figlio,
che oggi ti ha esaltata
al di sopra dei cori degli angeli,
ti ha incoronata con il diadema del regno,
e ti ha posta sul trono dell’eterno splendore.
A lui sia onore e gloria per i secoli eterni.
Amen.

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