domenica 1 ottobre 2023

Il "sì" nella vita di tutti i giorni

Ez 18,25-28; Sal 24; Fil 2,1-11; Mt 21,28-32  

Gesù non dialoga semplicemente, non insegna soltanto, ma accetta il confronto serrato con il mondo, e in particolare con quel mondo che resiste alle sue parole, che è scettico rispetto ai segni, che è indifferente circa il mistero ... Questa pagina del vangelo descrive e racconta lo scontro tra Gesù e i Sacerdoti e i capi dei Giudei. Ma cosa mette in evidenza questo scontro?

Forse semplicemente la fatica di vivere per il regno e la conversione, il cambiamento o trasformazione che richiede. 

Di fronte ai nostri NO, che sono NO al Regno, e di fronte ai SI che sono per il regno, proviamo a rivedere la nostra vita e correggiamo personalmente e come comunità, tante condizioni che ci impediscono o limitano il coraggio di assumere seriamente e con amorevole cura e impegno "il lavoro" del Regno.

In altre parole, il "SI" ci fa vivere nello Spirito del Risorto, il "NO" ci chiude nel nostro egoismo.

Il si è apertura, il no è chiusura. Ogni apertura produce la Chiesa, ogni chiusura genera un morire in noi stessi, e il morire della comunità. Il SI, è proposta, è innovazione, è entusiasmo e meraviglia ...

Il no è egoismo, è isolamento è rinuncia al mistero che ci attende.

Ecco allora, chi ha il coraggio di cambiare la sua vita e di vivere secondo il vangelo, cioè secondo Gesù?

È vivere secondo il Vangelo, quando ciò che nella mia vita si coinvolge con Gesù è solo quella frazione di tempo che sono 45 minuti della Messa della domenica? Si perché ammettiamolo, oltre a questo tempo nel resto della vita, Dio è un esodato.

Nel vangelo, Gesù non vuole fare l’elogio delle prostitute e dei peccatori, ma l’elogio di chi ha il coraggio di cambiare vita, di chi ha il coraggio di dirgli concretamente dei si.

Gesù elogia chi ha il coraggio di passare da un “NO” ad un “SI”.

Gesù elogia chi, di fronte alle difficoltà o ad un problema, ha il coraggio di rimboccarsi le maniche e di fare qualcosa.

Oggi potremmo dire che quelle prostitute e quei pubblicani sono il simbolo di tutti coloro che cercano la realizzazione di una umanità più piena, si impegnano e lottano per una società più giusta.

Non una comunità virtuale, tantomeno ideale, astratta o puramente spirituale, ma chi con il suo si, costruisce la comunità a partire dal servire la comunità; genera relazioni buone; edifica il Regno e la Chiesa di Cristo.

Il passaggio dal NO al SI, dal rifiuto alla proposta, significa passare dall'essere credente al diventare credente credibile.

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