venerdì 1 settembre 2023

La santità del corpo

1 Tessalonicési 4,1-8 e Matteo 25,1-13

Paolo esorta ad astenersi dall’impurità, esorta a non lasciarsi dominare dalle passioni e a trattare il corpo con rispetto. Che parole anacronistiche, parole di un tempo che fu. Per il mondo di oggi la malizia e l’impurità  sembrano essere un valore aggiunto, mentre parole come castità e verginità risultano avere un senso quasi illusorio se non dispregiativo. Tutti facciamo i conti con il desiderio di felicita, ma è anche facile cadere nei surrogati di tale felicità, nell’impurità, ripiegare per avere attimi fuggenti invece che una vita. Dio ci ha chiamati alla santificazione, siamo chiamati alla felicità che non ha il sapore dei surrogati, ma è piuttosto un ascoltare quell’impulso, prenderlo seriamente, e scoprirvi un amore santo dono dello Spirito.

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