domenica 10 dicembre 2023

C'è una buona notizia per tutti ...

Is 40,1-5.9-11; Sal 84; 2 Pt 3,8-14; Mc 1,1-8

La seconda lettera di Pietro sembra voler scrivere nella realtà in cui viviamo alcuni punti fermi:
- non perdere di visita ...
- Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, ...
- aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia.
Orientare il nostro sguardo significa lasciare che il Signore ci conduca, ma soprattutto che ci accompagna nel vivere il nostro quotidiano.
All'inizio dell'essere cristiano,all'inizio della nostra scelta che cosa c'è?
Papa Benedetto XVI diceva che non può esserci una decisione etica o una grande idea - una fede così non regge -  ma solo l'incontro con un avvenimento, un fatto reale, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva. Ecco che non perdere di vista significa continuare a scegliere rispetto a quell'orizzonte, quindi  non scelte a singhiozzo o a gambero.  Ma scelte ponderate, ispirate e meditate, con la mente e il cuore,in un vero discernimento.
Fiducia nelle promesse. Cioè essere profetici. Essere profeti come il Battista. All'origine di Giovanni come anche all'origine di noi stessi c'è la Parola che Dio ha pronunciato fin da principio chiamandoci all'esistenza; prima del tempo per essere nel tempo e nel suo compiersi. La parola si realizza come promessa, non solo per Israele, non solo per chi attendeva il messia,  ma la parola si compie per me oggi, nella mia vita. Le promesse di Dio sono attuali. La Terra della promessa è dove la mia vita realizza la vocazione ad essere santo. Ma ci pensate che bello centrare la propria vocazione ... invece di essere una mina vagante di frustrazioni ..
Dove sperimento il giudizio di misericordia e riescono a dare al mio tempo il calore dell'amore. Questo è la penitenza, la confessione... dei miei peccati.
Fiducia nelle promesse, significa mai smarrire la speranza ed essere sempre portatori come Isaia di una notizia buona e nuova. Il vangelo riconduce sempre la nostra vita alla promessa di Dio, promessa di vita nuovamente di speranza, proprio quindi la vita e la speranza vengono tradite.
Aspettiamo cieli nuovi e terra nuova! Nel cielo con Dio, ma un poco anche qui su questa terra tanto amata dal Padre. Una terra splendida e meravigliosa, ferita e umiliata, ma sempre amata fino a versare su di essa il suo sangue. Segno di amore e di vita eterna.
Ecco allora che oggi Gesù attraverso la parola ci fa essere Vangelo, o meglio Evangelion, cioè buona notizia!
Ed ecco che finalmente è arrivato l'Avvento ... e posso dire che è realmente così?
Posso dire che in questo tempo mi ha raggiunto la buona notizia?
Abbiamo bisogno che torni l’Avvento a dirci perché siamo sempre qui ad aspettare qualcuno. 
Abbiamo bisogno che torni ogni l’Avvento a dirci il senso di questo desiderio che ci sospinge. 
Abbiamo bisogno che torni ogni anno l’Avvento sul cumulo di desideri e delle sconfitte  che accumuliamo, sulla fame di tenerezza di cui abbiamo sempre più bisogno.
Abbiamo bisogno che torni l’Avvento a dare senso al desiderio di essere più umani e più veri.
Abbiamo bisogno che torni  l’Avvento per poterti adorare nella carne, scoprirti nascosto nei miei desideri, accoglierti come infinito nel mio finito.


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