domenica 21 gennaio 2024

Chiamata senza risposta ...

Gio 3,1-5.10 Sal 24 1Cor 7,29-31 Mc 1,14-20

Domenica della Parola, è l’occasione per ribadire una volta di più la centralità della Scrittura nella vita personale e comunitaria del credente.
Cosa significa centralità? Secondo me, per molti, non significa nulla! Perché la Scrittura, la Sacra Scrittura in realtà non ha un "posto fisso", non ha rilevanza nella mia vita. Spesso è solo un corollario, o raccontino domenicale.
Credo che veramente in pochi riconoscono nella Scrittura il veicolo privilegiato con il quale Dio si rivolge a noi, alla Chiesa e al mondo. Dire che Dio usa la “Parola” equivale pure ad affermare che Dio parla, cioè, Dio esce dal silenzio e si rivolge a tutti noi. Il fatto che Dio parli implica che intende comunicare qualcosa di intimo, e di assolutamente necessario, senza la quale l'uomo o la donna, non potrebbe mai giungere a una piena conoscenza di sé stessi né del mistero di Dio».
Le Sacre Scritture, «ospitano, il racconto di quello che i nostri padri nella fede hanno sperimentato e si sono impegnati a trasmettere alle generazioni future». Le Scritture colmano il divario temporale tra la comunità ecclesiale di oggi e la Chiesa primitiva e preparano il cuore a fare la stessa esperienza, la stessa sequela di Cristo, la stessa figliolanza del Padre celeste.
Oggi il Papa invita i parroci a farsi annunciatori della Parola per invitare ogni battezato a custodire e alimentare un rapporto nuovo e particolare con la Sacra Scrittura. Invitando alla lettura frequente, e alla mediazione della Bibbia; ad approfondire la conoscenza dei testi biblici in particolare con riferimento alla lectio divina.
Oggi parliamo di chiamata! Gesù mi chiama.
Gesù ti sta chiamando. Ha un messaggio per te. Ci dice: "Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini".
Quel vieni qui ... è un avverbio di luogo importante per collocare la chiamata di Dio? Qui, ora ... dice vieni qui, vicino a me ... non è un Dio lontano che ti chiama chissà da dove e per dove.
Dietro: in quale cammino, in quale direzione... sulle tracce dei suoi passi.
A me: non è un personaggio vago, o illusorio ... é molto concreto e definito.

Questa espressione dice la chiamata nella sua importanza, forse è la più importante che riceviamo nella nostra vita. Quando Pietro, non ascolta più se non sè stesso, Gesù gli ripete di mettersi dietro a lui ...Di non passargli davanti. Di rimettersi nella sequela. Con un'immagine familiare, oggi possiamo dire che di fronte alla chiamata sorgono i primi problemi:
1) la mancanza di carica alla batteria: sono arido, non ho strumenti per capire e comprendere la scrittura, non riesco a interfacciarmi quelle parole.
2) problemi di copertura, di rete: la connessione è disturbata, insufficiente, non ho curato la mia appartenenza alla Comunità e alla Chiesa ... e ora sono sconnesso...
3) il desiderio di ascoltare ... Nel mio cuore quelle parole cadono nel vuoto, perché non ho un desiderio che le trattenga, a cui farle aderire.
Gesù chiama per una proposta ... per una missione, ovvero per la missione: essere pescatori di uomini.
Ecco: quanti uomini avete pescato? Come si pescano gli uomini?
Sapete cosa è la Lampara? È una lampada molto grande che produce una luce intensa, che viene montata sulla barca. I pescatori la utilizzano durante la pesca notturna per illuminare bene l'acqua. In questo modo i pesci vengono attratti in superficie dalla luce e catturati dal pescatore con la rete.
Gesù è la luce per attrarre i pesci .... questa è la tecnica, mostrare Gesù...
Gesù ti sta chiamando! Sta chiamando proprio te, come quel giorno chiamò Andrea e Simone; Giacomo e Giovanni... Un po’ di silenzio. Ascolta la sua voce.






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