giovedì 29 dicembre 2022

Tra le braccia Dio

1 Giovanni 2,3-11 e Luca 2,22-35

Chissà che emozione, chissà che tenerezza inaudita a provato il vecchio Simeone, ad avere tra le braccia quel bambino, il Messia, il figlio di Dio. E se fosse capitato a noi?Avere Dio fra le braccia!!! Ma ecco che oggi è proprio quello che Gesù vuole fare: lasciarsi, abbandonarsi fra le nostre braccia per poterci pienamente consolare con la sua presenza. Accogliere Gesù nella fragilità della nostra vita, nella povertà del nostro modo di amare, nel venir meno delle nostre certezze. Simeone al limite della sua possibilità di vita raccoglie in quell'abbraccio una intuizione dello spirito che gli permette di vedere oltre la sua stessa vita, in quel bambino, ci è donata la salvezza. Il nome di quel bambino, significa “Dio salva”, salva a partire da una mangiatoia; egli sarà il nostro liberatore; ci salverà dal peccato e dalla morte; egli insegnerà il valore del servizio, oggi ai poveri e agli emarginati, ai profughi e ai fuggitivi.

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