lunedì 7 agosto 2023

Incostanza

Numeri 11,4-15 e Matteo 14,22-36

È diventata una enorme fatica per Mosè guidare quel popolo ribelle e complicato. Ecco che anche Mosé comincia a lamentarsi con Dio di tutta quella situazione. Invece di essere mediatore e intercedere con preghiere e suppliche, si mette al posto di Dio, e tutto diviene un peso grande e difficile da sopportare. In effetti è proprio così anche per noi, quando al centro della nostra vita non mettiamo Dio ma noi stessi, quando pensiamo che la nostra vita dipenda solo da noi e dalle nostre scelte. Quando pensiamo che la nostra realtà è bella e soddisfacente, perché siamo stati bravi noi a fare le scelte giuste e, quando invece le cose non vanno bene, diamo la colpa a Dio. Questo è segno che Dio non è al posto giusto nella nostra vita. Allora rimpiangeremo le cipolle d’Egitto e lanostra voce diventa un lamento. Quando invece mi accorgo della lode, del ringraziamento a Dio, della  libertà che mi dona? Quando sperimento l'essere suo figlio, amato, curato e salvato.

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