venerdì 22 marzo 2024

Figlio di Dio

Geremia 20,10-13 e Giovanni 10,31-42

Questo dialogo del vangelo di Giovanni ci rivela un aspetto inedito circa le discussioni avvenute tra Gesù e i Giudei: il suo dichiararsi Figlio di Dio. Una affermazione che spinge la tensione alle stelle; l'ostilità nei suoi confronti ha raggiunto il culmine. Quindi oggi scatta la sentenza: Gesù è accusato di bestemmia e quindi reo di morte.
Come comprendere questa affermazione di Gesù? A quel tempo incomprensibile, ma oggi cosa significa che Dio ha mandato in suo figlio in mezzo a noi?
Credo che il venire di Dio si riveste di una storicità concreta e di un tempo che ne veicola la presenza, così come anche la salvezza che realizza nel suo venire. A questo punto la croce non dipinge l’atto di accusa degli uomini nei confronti di Dio ma diventa paradossalmente proprio il luogo della nostra salvezza.

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