Fil 2,5-11 e Lc 14,15-24
Se la parabola è un immagine del compimento del tempo e dell'eternità, allora il Re è Dio, il banchetto è il paradiso e gli invitati sono gli uomini. Essere invitati è decisivo e condizione a prescindere, ma l’ingratitudine purtroppo assume proporzioni infinite e drammatiche. Non presentarsi alla festa è praticamente un suicidio eterno. Gesù ha pensato, e ci propone questa immagine in vista di quel compimento, di quell’ultimo giorno, del giorno senza tramonto, per cui tutto è in corsa sui binari dello spazio e del tempo per portare l’umanità definitivamente con se, verso quel banchetto a cui tutti noi siamo invitati. Quanta stoltezza si genera nel nostro quotidiano e nelle scelte della vita cioè quanta ingratitudine. Eppure Dio dovrebbe conoscere il cuore dell’uomo. Sa che è intasato di ingratitudine.
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