domenica 8 gennaio 2023

Il battesimo in tre parole

Is 42,1-4.6-7; Sal 28; At 10,34-38; Mt 3,13-17

Con il battesimo di Gesù si conclude il tempo di Natale, e da domenica prossima riprende l'anno liturgico ordinario. Porre attenzione a questo passaggio da un tempo liturgico e l'altro è molto importante per non cadere in quella commercializzazione del tempo per cui dopo Natale viene la Befana e già da ieri il Carnevale!
Oggi impariamo che ad ogni tempo liturgico corrisponde un atteggiamento concreto della vita.
Per noi inizia il tempo di una grande catechesi attraverso l'ascolto della parola del Signore. Le sacre Scritture ci accompagnano in un itinerario di conversione della vita che ci condurrà ancora una volta a rendere più profondo e incisivo il nostro incontrarci con Gesù. Ovviamente, se questo lo vogliamo; a meno che ci adattiamo a una semplice conoscenza, come può essere un buon giorno ... buona sera ... ma nulla di più.
Da oggi tre parole per dare una forma compiuta al nostro ascoltare la Parola. Tre parole per descrivere il battesimo di Gesù e anche il nostro essere dei battezzati

Immersione in Gesù ... immersi nelle acque ... immersi nel Signore. Il segno dell'acqua è una condizione di intimità non di umidità; quando ti immergi, tutto ti avvolge, ma la vita di Cristo avvolgendo ti toglie il peccato, contrasta e sradica la radice del male dal nostro animo. È solo quella intimità che contrasta il male che è in noi che sperimentiamo quando sono sommerso in Dio e Dio immerso in me; io nella sua vita, Lui nella mia vita. Siamo intrisi di Dio, dentro Dio come dentro l’aria che respiriamo. Ecco che la nostra immersione battesimale deve corrispondere l'intimità con Gesù.

Vita nuova ovvero una vita capace di novità ... cioè una vita in cui sia più forte il desiderio delle cose nuove che il fare sempre le stesse cose anche se belle. Le novità nella nostra vita di battezzati si generano solo come conseguenza della nostra esperienza di amare. Ecco allora che amare permette in noi la possibilità di fare le cose nuove.

Queste novità allora non sono solo cose originali, ma sono pezzi di cielo che precipitano sulla nostra terra attraverso la novità della nostra vita. Quei cieli aperti sono aperti alla novità che viene da Dio, dal vivere la sua volontà. La volontà di Dio è la vita nuova.

La terza parola è quella a cui dobbiamo affezionarci maggiormente, anche se a volte rischiamo di fare i difficili, perché essere dei prediletti significa corrispondere alla predilezione ... Essere figli amati, significa cercare di corrispondere a chi ci ama.
Ma avete mai pensato che nelle parole del Padre al Battesimo di Gesù tutti noi diventiamo dei figli amati, e prediletti, perché fragili, peccatori e scarsamente capaci di amabilità.
In Gesù, Dio recupera di noi tutto ciò che umanamente è irrecuperabile, e tutto di noi diviene prediletto. Dio ci guarda con compiacimento e gioia. Come quando anche noi guardiamo con compiacimento ciò che prediligiamo.
Ecco allora che il nostro battesimo, nell'anonimato di un gesto semplice, come fu semplice il battesimo ricevuto dal Signore, dice tutta la straordinaria potenza dell’intimità, capace di renderci nuovi, grazie all’amore di Dio per noi. Tutto questo è straordinario ma passa dalle mani di un uomo e dall’acqua versata da un uomo.

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