venerdì 26 agosto 2022

La fine del nostro essere "single"

1 Corinzi 1,17-25 e Matteo 25,1-13

Nel pensiero di Gesù, dopo questa parabola emergerà l'immagine del giudizio finale con tutto ciò che quella immagine può suscitare, anche di contraddittorio; ma ormai siamo esperti nella "logica delle parabole", che non persegue la nostra razionalità.
L'immagine delle vergini, come confronto col regno dei cieli, vuole scuotere la nostra inerzia e tiepidezza; vuole evidenziare la centralità dei sentimenti di chi, vergine promessa sposa, si appresta a varcare la soglia delle nozze: coronamento della propria vita (vocazione) e compimento della propria felicità (amore di Gesù).
Gesù vuole sposarci. È il nostro sposo. Però non basta andargli incontro, entrare in Chiesa, dire qualche preghiera, perseguire un’appartenenza istituzionale. Ecco che la parabola ci dice che Gesù chiede per sé quella corrispondenza che è il cuore colmo d’amore, e pronto ad essere infiammato dal suo amore. Non cerchiamo un’appartenenza istituzionale e chiusa, ma l'essere veramente suoi. Dall'immagine del regno dei cieli emerge allora una domanda: "di chi vuoi essere?"

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