venerdì 12 agosto 2022

Il pensiero del Creatore e la durezza del nostro cuore

Ezechiele 16,1-15.60.63 e Matteo 19,3-12

Ciò che Dio pone nella creazione è qualcosa di unico e meraviglioso, che Gesù esprime nella vocazione dell'uomo della donna ad essere unità e complementarietà insieme: "Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne ". Ecco che l’esclusività e totalità dell’amare, che non possono contemplare contratti di ripudio, rifiuto o negazione dell'amore. La nostra durezza oscura e mette in ombra il pensiero di Dio, ma questo danneggia prima di tutto la ricerca e realizzazione della nostra felicità e pienezza di vita.
Ogni vocazione umana va vista nella prospettiva dell’eternità come compimento e dell’amore di Dio come origine. Compimento e realizzazione del miglior progetto di me stesso. Quale risonanza può avere allora, in ciascuno e per ciascuno, ricomprendere la vocazione come il rendere concreto e realizzare il "per chi sono io"?

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