venerdì 28 ottobre 2022

Il germe della Chiesa

Efesini 2,19-22 e Luca 6,12-19

Gesù sente su di sé la responsabilità e il peso della vocazione a cui sta chiamando i suoi dodici compagni di cammino ... che ancor prina di essere Apostoli, sono amici che hanno condiviso i primi passi dell'annuncio del Regno dei cieli.
Una scelta importante, non per il ruolo gerarchico in sé, ma per la pienezza di vita che quella chiamata rappresenta. Gesù raccoglie attorno a sé quel gruppo di amici con i quali pone in essere il germe della Chiesa. Ecco che quella litania dei nomi acquista una identità e una personalizzazione; la Chiesa è comunione di identità, è vincolo di amicizia ed è dono personale di sé per essere amorevolezza condivisa.
È questo "generare" una comunità speciale che fa' della Chiesa di oggi una esperienza umana che subito deve ricondursi a Gesù e a questo momento iniziale. Questo supera subito ogni visione istituzionale della Chiesa e della gerarchia; occorre aprirsi a una esperienza che è prima di tutto espressione di fraternità. I nostri Vescovi, non sono tanto dei principi della Cheisa, ma dei costruttori e garanti di quella chiamata del Signore ad essere sua Chiesa comunitàll la di fratelli nella fede.

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