mercoledì 5 ottobre 2022

Peccato che non preghiamo bene ...

Galati 3,1-5 e Luca 11,5-13

Dopo aver risposto alla domanda dei discepoli - di insegnare a loro a pregare -, Gesù nelle due parabole ci svela la preghiera dentro il contesto della nostra fragilità umana. Noi che il più delle volte facciamo - della preghiera - l'esperienza delle richieste disattese, della supplica ignorata e sottoposta alle nostre fatiche e alle nostre noie.
Questo succede perché vediamo Dio come un dispenser e non come un Padre col quale dialogare. La preghiera che Gesù insegna parte proprio dalla parola Padre, e mette in evidenza nelle successive due parabole le autentiche caratteristiche della preghiera: la fiducia incondizionata e la perseveranza. Fiducia in una amicizia fedele che non delude; perseveranza che viene corrisposta da una tenera amabilità; fino al dono prezioso, gratuito e pieno dello Spirito Santo.

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