mercoledì 9 novembre 2022

Un corpo per il Tempio di Dio

Ezechiele 47,12.8-9.12 e Giovanni 2,13-22

Il tempio pur se fatto di pietre solide e preziose, potrà durare un secolo, due… ma non può durare in eterno. Di fatto poi quello stesso tempio fu distrutto dopo circa 40 anni, dato che nel 71 d.C. Gerusalemme venne rasa al suolo da Tito Flavio Vespasiano, futuro imperatore di Roma. Il Tempio è per Israele lo spazio assoluto e obbligatorio di accesso a Dio. Se viene distrutto, come potrà perdurare una religione che al Tempio si affida completamente?
Ecco allora il valore aggiunto del corpo del Signore: il Corpo di Gesù muore, ma risorge, salvaguardando l’accesso a Dio.
Il tempio del corpo di Cristo si ricostruisce nell’eternità e nella fede che fa memoria della passione, morte e risurrezione.
Ecco che il suo corpo non sarà mai più un “luogo di mercato, come era diventata la casa del Padre suo; nel corpo di Gesù l'unico rapporto possibile con il Padre è quello della filiazione, non la compravendita  del sacro, il resto è follia umana.

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