domenica 27 novembre 2022

Avvento: dolce attesa!

Is 2,1-5; Sal 121; Rm 13,11-14; Mt 24,37-44

La Chiesa, ci invita sempre, nella prima domenica di avvento, alla vigilanza nell'attesa, quale condizione necessaria per camminare verso il Natale, perché l’attesa di Gesù è l’attesa propria di chi ama, ed è quindi una attesa fervente e quotidiana.
Cosa significa l'invito alla vigilanza oggi?
I giorni di Noè sono i come i nostri giorni fatti di tutta la pesantezza e la fatica del nostro vivere, segnato ora anche da quei segni che sembrano prefigurare la fine imminente ... ma non è così!
Perché il senso di tutto ciò che accade non è spaventare ma sollecitarci a metterci in uno stato di gioiosa vigilanza: "Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo".
Il nostro tempo liturgico di avvento è un tempo in cui riappropriarci della vita, senza soccombere al caos e al caso. Riscoprire la vita nella sua possibilità …
E' tempo per essere vigili, come una madre in attesa; come fu il tempo di attesa di Maria e di Elisabetta, madri che hanno vissuto una dolce attesa della venuta alla luce dei loro figli.
Il vangelo è esplicito, e la Liturgia della Chiesa con prontezza ha recuperato pienamente il senso di una attesa vigilante, lo stare svegli, desti, che nulla ha a che fare con l'insonnia, ma che vuole esprimere attenzione, interesse e priorità.
Svegliati! Non lasciare che la tua vita interiore si addormenti. Dio dimora in te, sentilo come Maria lo sentiva nel suo grembo: un lieto Avvento vissuto con attesa e desiderio. Noi di fronte alla vita spesso poniamo il caso e la fatalità, ma non Gesù. Forse ci sembra che Dio giochi ai dadi con la nostra vita e la nostra storia, ma quel linguaggio apocalittico, che non lascia spazio alla nostra possibilità di gestire, progettare e possedere, ci pone di fronte a colui che dice di venire, come l'unico che dà senso e pienezza.
Ecco allora l'occasione per generare, custodire e camminare in questo avvento, vediamo come:
1) Un tempo di preghiera … Sveglia, c'è tanto da fare! - Avvento è vivere in uno stato di dolce attesa in cui la preghiera, quella vera, ti permette di non lasciare che la tua vita interiore si addormenti. Dio dimora in ciascuno di noi e ci abita proprio a partire dalla nostra interiorità, poi tutto il resto.
2) Impariamo a tessere con Maria l'accoglienza del Signore: Nelle mani di Maria intrecciamoci per accogliere Gesù: la vita e l'impegno quotidiano diviene la lana necessaria che daremo a Maria per tessere quella copertina che accoglierà il Signore Gesù!
E' un'immagine, è un adesivo, ma rappresenta in figura ciò che siamo disposti a offrire.
3) Avvento: è una comunità che si mette in cammino. Un avvento Sinodale, cioè in cammino per vivere insieme la passione per la Chiesa, per la comunità, per essere ancora una volta protagonisti di una primavera della Chiesa nel nostro paese.
Ogni venerdì di Avvento, chi vuole, mi auguro in molti, e comunque nelle possibilità di tutti, alle ore 20,45 faremo il nostro cammino sinodale con tutta la Chiesa italiana e non solo.
Viene adesso il Signore, camminatore dei secoli e dei giorni, ma la nostra vita, le nostre case, sono la prima tappa del cammino verso la meta del suo viaggio.

Nessun commento:

Posta un commento