domenica 10 aprile 2016

Atti 5, 27b-32.40s / Salmo 29 / Apocalisse 5,11-14 / Gv 21,1-19
... Io vado a pescare ... Non avete nulla da mangiare? ... Mi ami più di costoro?

Il capitolo conclusivo di giovanni ci testimonia la terza apparizione del risorto, ciò significa che da quel giorno in poi Gesù si manifesterà risorto, sempre in quel modo, per sempre! E si manifesterà risorto attraverso l'esperienza e la vita della Chiesa, della comunità cristiana.
Come è la comunità del Risorto?
1) È una comunità che come Pietro e soci, è obbediente al suo Signore e fedele al mandato, va a pescare; almeno ci prova, forse con scarsi o nulli risultati, ma prende il largo per la pesca: "vi farò pescatori di uomini". Anche noi ci proviamo ad essere "pescatori di uomini, nella ricerca del modo di condividere la vita cristiana e di comunicarla. Fallimenti? Forse tanti e continui; gli attaccamenti alle nostalgie sono la causa più evidente delle reti vuote.
2) È una comunità che riconosce, di non possedere l'essenziale; che ciò che le serve è la Parola di Gesù e il suo segno, che dice tutta la sua presenza, pane e pesce, simbolo del suo sacrificio, del suo corpo e sangue, della sua vita per noi. Senza quel segno siamo privi del risorto, non alimentiamo noi stessi con ciò che ci rende dei risorto in Cristo.
3) È una comunità che costantemente si sente richiamata ad amare il suo Signore! È un appello personale e comunitario; è una richiesta esplicita di un innamorato, il Signore, che chiede la conferma al suo amore.

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