domenica 3 aprile 2016

Atti 5,12-16 / Salmo 117 / Apocalisse 1,9-19 / Giovanni 20,19-31
Tutto parte da quel giorno, il primo della settimana ...

Oggi solennità della "Divina misericordia", la comunità riunita insieme, riceve dal risorto la consegna nel tempo, la sua identità di Chiesa, a chi interessa essere Chiesa di Cristo, interessa ciò che Gesù rivela alla sua comunità, oggi rappresentata in ogni Chiesa particolare e in ogni parrocchia.

Prima attenzione, quando accade tutto ciò: il primo giorno della Settimana, era il 7 aprile dell'anno 30, quel primo giorno, più volte citato per confermare quando il risorto appare ai discepoli, vivo, diviene da subito il giorno in cui la comunità si trova per "essere insieme" in attesa della venuta del risorto. La tristezza delle nostre domeniche in cui la comunità dei battezzati non è insieme in attesa del risorto testimonia che la maggior parte di noi non attende proprio nessuno e che non ha più fede in Cristo.

Seconda attenzione: Gesù per due volte (in questo racconto di Giovanni) entra nel luogo della comunità ... le porte sono chiuse per paura ...
Una comunità che non è ancora del Risorto, ha paura, ha paura del mondo; ha paura dei fratelli; ha paura di tutto ... Queste porte chiuse, sono immagine di una Chiesa incapace di Vangelo, di annuncio, di una Chiesa codarda, di Cristiani tiepidi. Ciò che oggi manca alle nostre Comunità è la voglia di annunciare, cioè di vivere in Cristo risorto.
Cosa ci rende coraggiosi e con l'ardore di Emmaue nel cuore? Solo l'aderire intimamente è realmente a quel fatto che è il risorto, solo Lui è fonte di coraggio, non lo sono i miei ragionamenti razionali; solo Lui è fiamma che arde nel cuore, Spirito Santo donato; l'ardore non è l'entusiasmo momentaneo, ma è il coraggio e la voglia della testimonianza.

Terza attenzione: nelle parole di Gesù si dà iniziò a dei processi che determinano e plasmano una umanità nuova, che prima non c'era. Si dà inizio; è il primo giorno ... Il giorno in cui si è insieme non come semplice aggregazione ma come esperienza di comunione; in quel giorno, si dà inizio alla vita nuova nello Spirito Santo; si dà inizio alla misericordia del Padre come perdono e recupero personale e dei fratelli.
Nella Evangelii gaudium i sono racchiusi 4 principi che danno identità al nuovo popolo, quello del Risorto, principi che comprendiamo alla luce di questo primo giorno della settimana:
Il tempo è superiore allo spazio; il tempo è la dimensione in cui si dà inizio ai processi nuovi e buonisenza preoccuparsi del loro compiersi, avviamo dei processi ...
L'unità prevale sul conflitto; il superamento delle divisioni come strada per imparare ad amare e perdonare.
La realtà è più importante dell'idea; non soggiacere alle ideologie ma formare e generare  la realtà alla luce della verità del Vangelo.
Il tutto è superiore alla parte; la bellezza di un popolo che fa comunione.

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