sabato 30 aprile 2016

Atti 16,1-10 e Giovanni 15,18-21
Obiettivo: che conoscano te, Padre!


L'ateismo, l'indifferenza, il secolarismo ... Tutti mali della nostra epoca in realtà li possiamo riassumere in queste parole di Gesù: " perché non conoscono colui che mi ha mandato". Nel cuore di molti, e soprattutto dei più giovani, oggi abita una strana idea: Dio non è necessario alla mia vita; posso vivere bene ed essere felice anche senza Dio. Dio è semplicemente il frutto di una necessità!
Gesù non ci ha parlato del Padre come la risposta a dei bisogni, ma come Padre misericordioso, la cui esistenza amorevole, imprime nella nostra vita una qualità che non è legata al tempo e allo spazio, ma che è amore per sempre. La nostra vita umana, appartiene, è parte della vita di Dio, ed è esperienza concreta del suo amore misericordioso. Gesù con tutta la sua vita, morte e risurrezione, ci vuole narrare questa storia eterna, frutto di amore. Una vita così è una vita che ha senso; una vita di amore umano non basterà mai, nemmeno a se stessa!

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