venerdì 1 aprile 2016

Atti 4,1-12 e Giovanni 21,1-14
... Era la terza volta ...


Oggi "postiamo" due pensieri in riferimento alle letture. Il primo ispirato da Atti: "Questo Gesù è la pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata la pietra d'angolo. In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati". Questa affermazione di Pietro, è il vertice della testimonianza di chi ha visto il risorto. La pietra scartata ... risuona tuttora come estremo tentativo ordinario di escludere Gesù dalla realtà umana, dalla vita ... La cultura dello scarto, produce inesorabilmente anche lo "scarto" di Dio, ma questo scarto i primi ad operarlo sono i "credenti". Il secondo è la conclusione della pericope del Vangelo: "Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti". Quando nella Scrittura si fa riferimento a un fatto il cui accadere è triplice, non si è di fronte a una successione temporale, ma a un evento definitivo, in senso assoluto e di stabilità. Sul lago di Tiberiade, la comprensione del Risorto e la Comunione che è capace di realizzare, ed è capace di lasciare nei "simboli" e nel "segno" è inequivocabile, essa è "piena" ... Siamo di fronte a una rivelazione compiuta. 

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