sabato 31 dicembre 2016

1 Giovanni 2,18-21 e Giovanni 1,1-18
Ore 5,57 davanti al Santo Sepolcro
Alla fine ... Il principio


Di nuovo a Gerusalemme, di nuovo qui davanti alla sepoltura del Signore; è l'alba dell'ultimo giorno dell'anno 2016. In questo luogo dove tutto sembra finire ... una tomba che sigilla la vita e il tempo; il suono delle campane; il sacerdote che inizia la Messa sull'altare delle sepolcro nuovamente sistemato e sigillato come sempre ... È in questa successione che risuonano le parole del prologo di Giovanni: "il Verbo era Dio" ... "In Lui era la vita ... era la luce degli uomini" ... "Il verbo si fece carne" ... "E noi abbiamo contemplato la sua gloria" ...
Il Prologo del Vangelo di Giovanni ci racconta come tutto, proprio tutto ciò che ci riguarda, e che riguarda la nostra vita e il nostro esistere, si compie nel mistero stesso di Gesù. La sua tomba, la Santa Tomba, non è un contenitore per il tempo passato e neppure il sarcofago per le spoglie di un corpo di carne morto. Giovanni ci racconta che tutto questo è il sigIllo, lo "sfraghis" il segno efficace dell'unzione dello Spirito (1 Giovanni) che consacra nell'eternità e con l'eternità la risurrezione del Signore: "abbiamo visto la sua Gloria"; consacra l'eterno mistero del Dio fatto uomo a causa e per  la nostra vita divina, per provocare, nuovamente in noi la vita di Dio; questo è il nuovo ed eterno "principio" ... per sempre!

Nessun commento:

Posta un commento