lunedì 21 dicembre 2015

Cantico dei Cantici 2,8-14 e Luca 1,39-45
Beati coloro che credono ...


Quante volte sentiamo l'espressione "beato lui che ci crede ..." oppure "Lui si che è fortunato perché ha la fede ..."
In un qualche modo queste espressioni ci confermano che chi crede non sta nelle cose del mondo subendole o affannandosi inutilmente, ma la fede apre la possibilità di comprendere il "mondo" a partire dal pensare di Dio. È bellissimo rileggere il saluto che Elisabetta fa a Maria come lettura nella fede di ciò che è "accaduto" in Maria. La fede a partire dalla disponibilità all'ascolto; la fede come docilità a una proposta; la fede come l'obbedienza alla Parola nonostante il dubbio è il timore ...

Sia per Maria che per Elisabetta, avere fede, si esprime nella gioia di gustare la realtà come l'accadere del mistero di Dio. La Parola si compie in Maria, ma questo significa semplicemente che Dio c'è in Mara; Elisabetta vede tutto questo.

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