venerdì 18 dicembre 2015

Geremia 23,5-8 e Matteo 1,18-24
Ecco verranno giorni nei quali ...


Passato, presente e futuro, sono queste le tre possibilità attraverso le quali leggiamo e comprendiamo la storia e il tempo. Ma se invece non fosse così?
E se invece il tempo fosse un unico divenire che dal suo inizio si protende nel suo compimento?
Dio Padre, presente accanto all'uomo che ha creato e che ama da sempre, continua a rivelare sé stesso nelle vicende del suo popolo, un continuo accadere della salvezza.
La stessa narrazione di Matteo vuole garantirci che gli avvenimenti della storia appartengono alla "salvezza" di Dio. Il sonno di Giuseppe, i suoi sentimenti e timori, le sue scelte definitive sono lo spazio reale del divenire della salvezza, rappresentano "quell'ecco verranno giorni nei quali ..." ciascun uomo riconoscerà la misericordia di Dio come la possibilità di riconoscere che siamo parte della eterna felicità.
Anche i nostri sono i giorni nei quali ... Dio si rivela come amore che salva, cioè che trasforma la tristezza in gioia, la morte in vita, la paura in beatitudine.  Non sono cose invisibili, anzi tutt'altro!

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