venerdì 18 settembre 2015

1 Timoteo 6,2c-12 e Luca 8,1-3
Tu uomo di Dio combatti la buona battaglia ...


Questo gergo militare di Paolo lo si può capire a partire dall'idea che la  fede è la conseguenza di una combattimento. La fede non si identifica con una serie di idee, conoscenze e osservanze di precetti; questi generano un uomo religioso, ma l'uomo di Dio è ben altro!
L'uomo che appartiene a Dio è "gettato" nella mischia della storia per un corpo a corpo, una lotta con tutto ciò che è il "mondo" nel costante tentativo di ricondurre tutto alla verità.
La lotta non è un atto di violenza ma di tenacia, di fedeltà e testimonianza di amore.
Allora il buon combattente di Cristo armato di giustizia, di pietà, di fede, di carità, di pazienza e di mitezza riusciranno ad estirpare la radice di ogni male: l'attaccamento al denaro; questo è infatti il senso del combattimento, generare il desiderio di salvezza, ma la salvezza è un dono e non si mercanteggia.

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