martedì 29 settembre 2015

Daniele 7,9-14 e Giovanni 1,47-51
Festa dei santi Arcangeli,  Michele, Gabriele e Raffaele


La festa dei messaggeri di Dio (arcangeli) ci mette in relazione con il mistero stesso che è il "regno che non tramonta mai e che non sarà mai distrutto". La visione di Daniele nella prima lettura di oggi, ci prefigura una realtà che non è di questo mondo; prefigura la "gloria di Dio", affinché attraverso la visione noi che veniamo educati da quelle parole ci disponiamo ad accogliere ciò che è eterno, che non si esaurisce nelle vampe di fuoco e neppure nelle miriadi che sono a servizio. Tutta la visione si fissa su uno "simile a figlio dell'uomo", che appare sul nubi del cielo; egli non resta relegato nella visione ma presentato al vegliardo, entra in relazione con tutte le genti, con l'uomo. Nelle parole del Vangelo troviamo echeggiare questa visione di Daniele in ciò che Gesù dice a Natanaele. La realtà creata non è separata da quella eterna, condannata nella sua fragilità, ma attraverso la visione già si fa parte di ciò che è eterno. Gli angeli ci testimoniano che ciò che è eterno è parte del nostro "tempo".

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