giovedì 3 settembre 2015

Colossesi 1,9-14 e Luca 5,1-11
Come si cresce nella volontà di Dio ...


Nella lettera ai Colossesi, Paolo, mette in relazione questa crescita fondamentale per il discepolo, con la sapienza e l'intelligenza spirituale; ciò per dirci che fare la volontà di Dio è ben altro che una semplice esecuzione di azioni o qualcosa relativo alla vocazione personale o assumere un ruolo.
Fare la volontà di Dio sembra avere come punto di partenza una esperienza di vita interiore dove il discernimento è frutto di una continua speculazione spirituale, che si esprime in un agire morale, che diviene in questo modo la visibile volontà di Dio.
La volontà di Dio diviene espressione del comportarsi in modo degno del Signore, per piacergli in tutto, portando frutti e crescendo nella conoscenza (relazione/comunione) con il Padre.
Anche nel Vangelo, Pietro e gli altri, sono chiamati a fare una esperienza tale della volontà di Dio, che gli si impone un discernimento sulla vita talmente dirompente che è impensabile non stringere con il maestro una relazione esistenziale, non solo una aggregazione. La volontà di Dio la si comprende a partire da quella relazione: "sulla tua Parola".

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