lunedì 23 maggio 2016

1 Pietro 1,3-9 e Marco 10,17-27
La salvezza dell'anima ...


Alla fine della "storia" tutto sta nel possedere la vita eterna! Qualcuno pensa che sia una vita senza fine, altri una vita felice e piena di gioia ...
Il tentativo di capire, ad esempio, comprendere la vita eterna a partire dei nostri desideri motivati dalle nostre paure, ci porterebbe fuori strada. Sia la lettera di Pietro che il Vangelo ci introducono nella vita eterna in termini legati alla ricchezza "una eredità " e i "molti beni". Una eredità  ci appartiene perché figli oppure per una gratuità di chi ci ama. Il pieno possesso di questa condizione, non meritata e neppure guadagnata, la possiamo paragonare alla piena e reale comunione con il mistero di Dio. Azzardo ad affermare che la vita eterna non è uno stadio di esistenza ma una condizione esistenziale,  è la nostra vita ipostaticamente unita alla vita di Dio: piena comunione ed unità senza confusione. Di fronte a tutto questo, ciò che è "attaccamento" umano; ciò che sono le "altre ricchezze" terrene; non serve a nulla, è tutto ininfluente rispetto alla "comunione che ci salva".

Nessun commento:

Posta un commento