giovedì 12 maggio 2016

Atti 22,30;23,6-11 e Giovanni 17,20-26
L'amore del Padre in noi ...

Proviamo a entrare in Giovanni; in questi versetti egli ci riporta al cuore del desiderio di Gesù nell'ultima cena: che in noi dimori l'amore del Padre. Ci sono alcuni indizi che convergono su questo desiderio. In primo piano l'idea della consacrazione dei discepoli, dedicati a realizzare in loro stessi quella particolare comunione generata dall'amore del Padre: "siano anch'essi in noi". Un secondo indizio è la gloria, essa non è una manifestazione esclusiva riservata a Gesù, ma è condizione del discepolo; essa non è una manifestazione onorifica ma è espressione di amore: "... e che li hai amati come hai amato me".
Se l'amore del Padre sarà esperienza del discepolo attraverso la Parola del maestro ascoltata e osservata, la conseguenza sarà essere dove è Gesù. Ciò non vorrà dire un posto nello spazio, ma essere dove Gesù è esperienza viva e vissuta; significherà essere nel cuore del Padre, come Gesù è presso/rivolto verso il Padre.

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