mercoledì 1 giugno 2016

2 Timoteo 1,1-3.6-12 e Marco 12,18-27
Se siamo in grave errore anche noi?


Questi Sadducei, non solo sbagliano nei loro ragionamenti, ma sono in grave errore: l'errore è alla base della loro fede; sottolinea Gesù: "non è forse per questo che siete in errore, perché non conoscete le Scritture né la potenza di Dio?"
La scrittura è la potenza di Dio è ciò che rivela lo stesso mistero di  Gloria, loro lo stravolgono nei loro ragionamenti ottusi e privi dello sguardo di misericordia. Comprendersi nella relazione con il "Dio dei padri, il Dio dei viventi" significa comprendere che siamo "salvati e chiamati con una vocazione santa"; significa comprendersi non in forza dei nostri ragionamenti, ma in quel rapporto di fede per cui "so a chi ho creduto e son convinto che egli è capace di conservare fino a quel giorno il deposito che mi è stato affidato".

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