giovedì 2 giugno 2016

2 Timoteo 2,8-15 e Marco 12,28-34
Scrupolosi dispensatori della verità ...


Ma è proprio vero che nell'amore a Dio e al prossimo si trova la pienezza di ciò che vale più di ogni "sacrificio" ...
Il sacrificio è un segno di offerta a Dio in riconoscimento di quanto Dio ha già fatto e operato; ogni sacrificio della legge antica è riconoscere la fedeltà di Dio e il suo amore per il popolo che gli appartiene. La prima conseguenza dell'amore a Dio è l'esperienza della sua fedeltà, del suo non venir meno, del pieno coinvolgimento nell'amare (mente, cuore, agire); la prima esperienza dell'amore al prossimo è quella della mia fedeltà nell'amore nel non venir meno rispetto alla possibilità di amare anche ciò che non è sempre amabile.
Ogni discepolo del Signore riconosce che nel comandamento dell'amore sta ben più di un sentimento, è una benevolenza. Egli riconosce che l'amore è possibile so se è fedele a se stesso, altrimenti non è amore ma è una convenienza.

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