lunedì 20 giugno 2016

2 Re 17,5-8.13-15.18 e Matteo 7,1-5
Giudizi e travi ...


Il giudizio porta in sé la condizione definitiva della sentenza ... e la sentenza rischia di essere definitiva e senza appello ...
Verso i nostri fratelli, esercitiamo una aspettativa tale che la mancata corrispondenza spesso diviene giudizio di condanna.
Ma come insegnava mia nonna, da brava romagnola, mi diceva: "metti giudizio in testa ...!" Che voleva significare usa "buon senso nel fare le cose"; il discepolo del Vangelo, ha come criterio del giudicare non la definitività della sentenza ma l'esercizio della Misericordia, ovvero il "buon senso di mia nonna".
Ugualmente per le travi, e le pagliuzze, occorre una comprensione secondo il Vangelo: "chi mi aiuterà a togliere la trave dal mio occhio?" Mi potrà aiutare in questa opera di Misericordia proprio quel fratello, del quale sto fissando la pagliuzza!

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