domenica 12 giugno 2016

2 Samuele 2,7-10.13 / Salmo 31 / Galati 2,16.19-21 / Luca 7,36-8,3
Amare e perdonare ...


Lo diciamo molto spesso e con estrema facilità ... "Dio va amato" ...
Nelle letture di questa domenica ... Un po' lunghe emerge chiaramente quanto è ingrovigliato il percorso dell'amore umano ... Quanto la nostra fragilità ci spinge ad amare e ad amare male ... L'amore umano ha in sé tutta la potenzialità della bellezza e della passione positiva come pure anche tutto il fermento del ripiegamento egoistico dell'amare. Del Vangelo, fa notare come Gesù attende amore da Simone e non gli è dato, non lo attende dalla donna e gli viene riconosciuto abbondantemente ... Gesù chiede di essere amato: lo chiede a Simone il fariseo, lo chiede alla peccatrice, lo chiede a ciascuno di noi ...
In tutto questo non siamo chiamati a una valutazione morale, ma a suscitare in noi quelle condizioni che ridisegnano la nostra possibilità di amare.
Se non amiamo, muoriamo! Se non amiamo perdiamo la fede! Se non amiamo non possiamo dirci cristiani!
Il nostro esser cristiani si traduce nella capacità, possibilità e volontà di amare, di introdurci in quel percorso che ci educa ad amare. La nostra scuola dell'amore è la comunità eucaristica, è qui da questa chiesa e da questo altare che possiamo imparare ad amare, non da noi stessi.
Ad amare impariamo dal Signore:
- Tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Nell'ultima cena Gesù ha realizzato il gesto di amore ricevuto dalla donna, lui ha lavato e asciugato i piedi hai discepoli ... Chiedendoci di fare quel gesto gli uni gli altri.
- Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. C'è solo un alto bacio nei vangeli, quello di Giuda... È il bacio dell'uomo che tradisce, Gesù ci insegna ad amare, ci chiede di amare anche chi ci tradisce, chi ci fa del male ...
- Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Anche a Betania nella casa di Lazzaro, nella cena che è preludio alla passione e all'ultima cena, la casa è piena del profumo di chi si ama... 
Il profumo dell'amore è odore di uomo, odore di pecora ... È odore di vita vissuta. Il vero Crisma è l'odore della vita dell'uomo che ci tende la sua mano...
Amare allora è perdonare "i suoi molti peccati, perché ha molto amato".

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