venerdì 3 febbraio 2017

Ebrei 13,1-8 e Marco 6,14-29
La nostra condotta ...


Il Vangelo di oggi racconta la macabra e intricata vicenda che ha accompagnato la fine della vita di Giovanni il Battista; non è difficile credere che tutto sia storicamente vero, considerando certe vicende che hanno segnato i secoli passati e anche i nostri giorni ... l'umano è capace anche di tutto questo ...
Ma è proprio di fronte a questo "peccato intriso nella natura" dell'uomo, che occorre reagire fortificando il tenore della nostra esistenza: l'amore fraterno resti saldo.
Che cosa rende la nostra natura umana capace di rigenerarsi è capace di esprimere la "grazia di Dio"? Credo proprio che sia solo l'amore che su genera e oro a rispetto ai fratelli, all'altro.
La lettera agli Ebrei lo traduce (l'amore fraterno) con: "non dimenticate l'ospitalità ..."; "ricordatevi dei carcerati ..."; "... e dei maltrattati ..."; "... avere cura del matrimonio ..."; "... non siate avari ..."; "... ricordatevi dei vostri capi, quelli che vi annunciano la parola ...".

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