sabato 4 febbraio 2017

Ebrei 13,15-17,20-21 e Marco 6,30-34
"... perché possiate compiere la Sua volontà ..."


Stupisce il modo in cui la volontà di Dio si compie. Cioè in quali condizioni si ha la certezza di essere nella volontà di Dio; un modo che al giorno d'oggi viene rigettato continuamente. È la sottomissione, ovvero l'obbedienza ... Se per un uomo/donna che scelgono i "consigli evangelici" (povertà,castità e obbedienza) siamo disposti a riconoscerne la correttezza, per tutti gli altri, soprattutto la sottomissione la viviamo come un attentato all'autonomia e alla libertà personale. Invece, nell'esperienza cristiana la sottomissione è affidamento nell'amore. Nulla ha a che vedere con la prevaricazione o sopraffazione, e tanto meno con la limitazione della libertà. La lettera agli Ebrei descrive questa sottomissione come la condizione di una cura amorevole della quale si rende conto a Dio stesso. Venendo meno questa obbedienza, viene meno parte della relazione fraterna e cristiana.

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