venerdì 17 febbraio 2017

Genesi 11,1-9 e Marco 8,34-9,1
Perché hai confuso le nostre lingue?


La pianura di Sinar, anche se non di esplicita individuazione, la si può collocare con sufficiente certezza sulle rive dell'Eufrate in prossimità Est di Babilonia. Una collocazione assunta dal confronto di testi biblici ed extra biblici. Non è un toponimo inventato, o di esplicita mitologia, ma un toponimo importante, certo è che quella pianura si presenta come un paese di progredita civiltà già nei più antichi tempi, di un suolo povero di pietra, ma ricco d'argilla e di bitume (Genesi, XI, 3), un terreno d'alluvione, ove fiorivano le industrie laterizie e tessili, di cui il commercio propagava i prodotti (Giosuè, VII, 21). Genesi esprime due concetti originali: gli uomini erano un solo popolo; gli uomini vollero costruire una Torre (simile alle costruzioni sumeri). La sommità della Torre, nella tradizione sumera, era abitata "dal cielo, della divinità". Per comprendere la dispersione delle lingue e dell'umanità come opera di Dio, da un punto di vista biblico e di coerenza del teso, occorre introdurci nella contraddizione  circa l'unicità del popolo umano, una condizione con valenza negativa (ancora una volta salire fino a Dio per essere come Dio). Da qui potrebbe nascere il riscatto di un nuovo popolo ... È impressionante vedere come il popolo di Dio abbia radici così antiche, abbia radici nel cuore della storia e dell'umanità.

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