martedì 21 febbraio 2017

Siracide 2,1-13 e Marco 9,30-37
La saggezza che la vita esprime


La lettura del Siracide può suscitare due reazioni opposte:
- per chi è giovane, la sensazione di un'imbrigliamento rispetto alle esperienze e alla libertà personale;
- per chi è "maturo", la sensazione consolante della solidità del cammino e del compimento.
La vita di un uomo è affascinante proprio perché contiene in sé la possibilità del cambiamento, non come negazione, ma come perfezione e progressione. In verità, la delicatezza del libro del Siracide, saggiamente, non impone, ma suscitando curiosità invita a riflettere e ad appropriarsi di una possibilità che ancora non si conosce, non si possiede.
La saggezza che la vita nel suo divenire è capace di esprimere; è la stessa che accompagna il discepolo nel divenire tale e nell'appropriarsi delle parole del Maestro: "chi è il più grande?"
... "Colui che serve!" ... Ci vuole saggezza per capirlo!

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