giovedì 9 febbraio 2017

Genesi 2,18-25 e Marco 7,24-30
Superamento dei miti ...

Già Origène, nel terzo secolo, spiegava che il racconto della creazione di Eva non doveva essere preso alla lettera (cfr. Contra Celsum). Ora senza scendere nel dettaglio delle spiegazioni esegetiche, offriamoci una lettura che tenga conto del superamento dei miti e delle credenze popolari. La creazione della donna rappresenta la piena realizzazione di una umanità che è maschile e femminile. L'uomo (maschio) sta di fronte (Dio la condusse ...) alla donna (femmina), come carne della sua carne e ossa delle sue ossa. La donna non è una "ricreazione" della costola, ma è il lato/metà di ciò che è l'umanità. Il superamento di certi stereotipi permette di comprendere lo sguardo di Gesù anche sulla donna Siro-Fenicia citata nel Vangelo: il dialogo tra la fedeltà di Dio e la fede della donna offrono l'occasione di recuperare sempre l'originalità della relazione tra Dio e questa donna;  nessuna cultura, nessuna legge permette di imbrigliare la forza dell'amore come espressione viva della fede.

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