giovedì 16 marzo 2023

... ma non ti ascolteranno.

Geremia 7,23-28 e Luca 11,14-23

Geremia è un profeta scomodo. Egli non è ascoltato perché denuncia il formalismo dell’apparenza, indifferente alla sostanza e che genera disinteresse per la vera fede. Questo significa che è facile scadere in un conformismo religioso che progressivamente si sostituisce alla fede autentica e ne fa dimenticare la forza originaria. È in questa indifferenza che viene meno la capacità di custodire le promesse di Dio e sua fedeltà. In una tale condizione, come potremo porci in ascolto della Parola di Dio, di quella pienezza e felicità di cui Dio è il termine ultimo e insieme obiettivo e origine. Israele in questa dialettica della relazione con Dio sceglie ciò che è male agli occhi del Signore. Si manifesta ancora una volta il dramma di una libertà ferita che sceglie di allontanarsi dalla tenerezza del Padre nel tentativo vano di affermarsi contro Dio stesso, in un crescendo di orgoglio e presunzione.

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