lunedì 27 marzo 2023

Mormorazioni

Numeri 21,4-9 e Giovanni 8,21-30

Anche noi mormoriamo, se non con le stesse parole, ma anche noi rifiutiamo di riconoscere le cose buone con le quali Dio accompagna la nostra esistenza. "Ingordi e ingrati" risultiamo vittime delle nostre stesse difficoltà. Siamo come chi non sopporta il viaggio – che è la vita – e cerchiamo rifugio, o negli idoli o nelle lamentele, o in tante altre cose che ci avvelenano, e a poco a poco ci fanno morire, spegnere il cuore. Questo spirito di stanchezza in noi cristiani ci porta ad essere degli insoddisfatti privi dell'entusiasmo della fede; viviamo lamentandoci, viviamo criticando, viviamo insoddisfatti, fino al punto di dire che "nulla cambierà”. Di fronte a questo delirio esistenziale, ci sta Gesù, come serpente innalzato, egli può cambiare le nostre abitudini sbagliate.

Nessun commento:

Posta un commento