giovedì 1 ottobre 2015

Neemia 8,1-12 e Luca 10,1-12
La gioia della Parola


All'ascolto della Parola, della Legge, il popolo pianse quasi riconoscendo la propria infedeltà; ma la parola del Signore trasforma la tristezza in una occasione di Gioia: "Non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza!"
Ogni Parola di Dio è data per la gioia, perché ogni Parola ascoltata non si ferma alle orecchie ed entra nella testa, ma nel cuore e nella vita. La gioia corrisponde alla risposta della vita, la quale si riconosce visitata da Dio. In questo senso comprendiamo anche l'invio dei 72 discepoli in tutti i luoghi nei quali il Signore stava per recarsi, in tutti i villaggi e le città di Israele. Gli spazi della vita umana sono visitati anche oggi dal Signore in una modalità concreta: attraverso la sua Parola, quella stessa parola che si lega alla umana quotidianità.
È un invito fuori dal tempo e dalle circostanze quello di divenire annunciatori della gioia del Vangelo: "la messe e molta ma pochi sono gli operai" ... Oggi la mia stessa vita può essere utile a comunicare la gioia del Vangelo.

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