martedì 20 ottobre 2015

Romani 5,12-21 e Luca 12,35-38
Pioggia abbondante...


Il dono di Dio, che si rende evidente ed efficace attraverso Gesù, come misericordia che sana il peccato e pone nella morte la possibilità della vita eterna, è per il credente, simile alla pioggia che cade abbondantissima e impregna la terra, ne gonfia i corsi d'acqua fino a farli esondare. La grazia di Dio non può che essere abbondante!
È alla luce di queste parole di Paolo che siamo invitati a fecondare con la fede la nostra giornata, perché sia lo spazio sacro dell'agire e del manifestarsi della salvezza, una condizione da riconoscere e verificare.
Come verifico che la salvezza è una realtà in atto?
Se Gesù non lo attendo, cioè non ne desidero la presenza, la vita, l'amore, con la stessa disposizione d'animo di colui che sta "con la cintura ai fianchi e ma lucerna accesa", non sarò mai capace di verificare la salvezza. L'esperienza della salvezza non è una conseguenza esterna derivante dalla fede, ma è prima di tutto una condizione personale che viene donata dal Signore "nell'amicizia" con Lui.

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