lunedì 12 ottobre 2015

Romani 1,1-7 e luca 11,29-32
Il Vangelo promesso ...

Certo che Paolo vede più lontano di ciascuno di noi ... 
Noi che non siamo ancora capaci di vedere bene il Vangelo promesso nelle scritture ... E forse nemmeno abbiamo ancora chiaro come quel Vangelo riguarda Gesù ... e riguarda la fede.
Vangelo: genere letterario narrativo della storia, di una vicenda riguardante un uomo più o meno significativo? No!
Vangelo: "C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi d'antico" (L'aquiline - G.Pascoli). L'eco della consolante amicizia di Dio risuona nelle Parole dei profeti, per portare nel mio giorno quella salutare nostalgia di Dio, che con Gesù diviene certezza di un amore eterno. Questo è il "Segno di Giona" di cui Gesù si fa interprete e concretezza.   Quel segno che rappresenta non un semplice richiamo ma l'occasione scatenante il cambiamento. Il Vangelo, allora, non è una narrazione ma il segno vivente, causa scatenante la mia vita cristiana. 

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