sabato 2 luglio 2016

Amos 9,11-15 e Matteo 9,14-17
Perenne novità del Vangelo!


Sono solo tre i giorni in cui lo "sposo" è tolto, in quei giorni non c'era più neppure il tempo per mangiare. Dopo la cena, immagine e segno di ben altro banchetto nuziale, i discepoli digiunarono: il pianto e la paura presero il posto del sorriso e della gioia. Tre giorni e ... Lo "sposo" tornò per sempre, in modo nuovo e incontenibile il Signore gioisce con la sua Chiesa. In questa lettura il vino nuovo e gli orti nuovi, ci danno il senso di una novità che corrisponde al Vangelo che si attualizza continuamente in forza della risurrezione di Gesù. Ogni cosa passata annuncia il suo superamento, il Vangelo impone una novità, un cambiamento che è prima di tutto di mentalità. Non si è parte della perenne festa nuziale dello sposo risorto se noi, come otri vecchi e stracci vecchi, rimaniamo stabili nei nostri ragionamenti e nelle nostre posizioni prive di misericordia. Il vino nuovo chiede il coraggio di investire, ancora, in otri nuovi!

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