sabato 30 luglio 2016

Geremia 26,11-16.24 e Matteo 14,1-12
Erode aveva imprigionato Giovanni ...

... E nel giorno del suo compleanno, sopraffatto dalle richieste e dall'intrigo, lo aveva fatto decapitare. L'evangelista Matteo, in questo modo, ci da notizia del l'epilogo della vita del precursore. Una vicenda che grida vendetta al cospetto di Dio, una denuncia di come, si è stati capaci di manipolare la Parola di Dio, non solo la verità, ma la parola stessa; ma già Geremia denunciava questa esperienza che dissacrava la storia e faceva affiorare l'ingiustizia nella vita degli uomini:  "ma sappiate bene che, se voi mi ucciderete, sarete responsabili del sangue innocente, voi e tutti gli abitanti di questa città, perché il Signore mi ha veramente inviato a voi per dire ai vostri orecchi tutte queste parole!" Il male non è un accidente occasionale, il male è parte viscerale della libertà e delle scelte che si possono fare. Prendersi cura di ciò che è umano significa anche avere a cuore tutto l'uomo e percorre la strada della redenzione dal male.

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