domenica 24 luglio 2016

Genesi 18,20-32 / Salmo 137 / Colossesi 2,12-14 / Luca 11,1-13
Preghiera ... Esistenza cristiana


Nella città di Sodoma, non si trovarono dieci giusti e fu distrutta. Il testo di Genesi più che descrivere un fatto ci dice come lo spazio tra Dio e Abramo è fatto di dialogo di preghiera.
Lo spazio tra Dio e noi di cosa è fatto? Per la maggior parte di noi è fatto di vuoto!
Nessuna preghiera può essere accolta ed esaudita se quelle parole stanno nel vuoto, nel nulla. Questo è il limite che ci accompagna e anche il limite alla nostra comprensione.
Per capirci e ammettere una grave condizione della nostra esperienza d fede: la maggior parte dei cristiani non prega e non sa neppure pregare. 
Come definirei la preghiera?
La preghiera la definirei una buona abitudine; le buone abitudini, imparate vanno custodite. Sono molto pochi coloro che per indole o per grazia hanno il gusto di pregare, per la maggior parte di noi la preghiera è una conquista da mantenere. Da soli si perde la forza e lo spirito.
Quando i discepoli chiedono a Gesù: "Signore insegnaci a pregare ..." Chiedono a Gesù qualcosa che non immaginano, chiedono parole, e ottengono una regola di vita.
La preghiera non è una espressione di uno spirito libero e del desiderio di fare una cosa se se ne ha voglia, se ci si sente ... Ma è la conseguenza di un uomo che liberamente accoglie e sceglie la preghiera come spazio tra se stesso e Dio.
Una regola che ha come origine il corrispondere nella volontà di Dio che si deve fare:
- attraverso una vita che si modella nella misericordia;
- nel perdono dato e ricevuto;
- in ciò che è essenziale e vero.

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